PERFETTI perché IMPERFETTI

È sì, è proprio così, troppo spesso sento frasi del tipo “il corpo umano è una macchina perfetta”, ” Dobbiamo raggiungere la perfezione”, “è andato tutto alla perfezione”.

La perfezione non esiste, noi siamo semplicemente perfetti perché abbiamo delle imperfezioni.

Ecco perché quando vedo blog, siti, profili istagram di questi presunti esseri perfetti, che mangiano benissimo, che si allenano ventiquattro su ventiquattro, sempre immersi in paesaggi mozzafiato con tre file di denti per sorriso, beh, un po’ le antenne mi si rizzano.

Sembrano tutti dei cartelloni pubblicitari viventi.

Per carità, i numeri danno ragione a loro, quello che ha meno seguaci ha una regione intera di followers.

E poi giustamente ogniuno nel suo spazio fa un po il C che gli pare, avete ragione

Penso di essere l’unico, che si fa influenzare al contrario dagli influencer.

AVANTI TUTTA

Le poche volte che mi metto a meditare, magari accompagnato da un bel sigaro, capito sempre difronte ad un bivio, da una parte sale l’incazzatura e dall’altra, probabilmente sotto l’effetto di aromi e nicotina, mi auto convinco che tutto vada bene così, che ogni epoca abbia i suoi lati buoni e i suoi lati oscuri, frutto di una naturale evoluzione dell’umanità.

Del resto l’umanità c’è da un bel po’ su questa benedetta terra, nonostante di avversità ce ne siano state.

Facciamo un passo indietro, analizziamo il perché della mia incazzatura, il discorso è molto ampio. Per prima cosa, ricordo quando da bambino mi immaginavo il mondo degli adulti, fatto di scelte ponderate e di decisioni prese per la salvaguardia del prossimo, bene, ho scoperto che non è così, anni passati a scuola, a subire le zuppe di tutti su educazione, rispetto delle regole e bla bla bla, un paio di cazzi, scusate il francesismo ma a sto benedetto mondo ogniuno pensa a sé, anzi vi dirò di più, se rispetti un minimo di regole e se in cantiere hai dalla tua un po di educazione, passi pure per il pirla di turno e non è uno sfogo il mio, bensì un dato di fatto.

Punto secondo, ho sempre immaginato l’uomo come essere in grado di imprese eroiche, sì, forse duemila anni fa. Ora l’impresa più eroica che vedo è la costruzione del nuovo Samsung che si chiude a libro.

e qui entra in gioco il sigaro, che con un mix pazzesco di aromi e nicotina, poco a poco mi fa uscire quel residuo di speranza che c’è in me…

Nulla è perfetto, non di certo lo è l’uomo, che rimane pur sempre un animale, ma, in fondo in fondo, nonostante i mille errori commessi, un modo per migliorare, lo trova sempre..

Notizia dell’ultima ora: uno studente ha ucciso otto persone.

Come non detto..

Ciao a tutti e che dio ve la mandi buona.

Il primo tercio è predominato da un sapore terroso con un retrogusto di legno pregiato percettibile solo a tratti. La forza si assesta sulla media 3/5.
Nel secondo tercio l’evoluzione è invece molto marcata: caffé, cacao amaro, legno con un sottofondo di fieno abbastanza preponderante. Si rivela in questa fase un sigaro abbastanza complesso ed interessante con una paletta aromatica ben costruita.
Nel terzo tercio vanno a completare il bouquet aromatico, dei sentori di cuoio e spezie. Finale, ovviamente, con forza crescente 4/5, che comunque non pregiudica la godibilità della fumata.